Ordinaria Disamministrazione
La disamministrazione è la capacità di NON amministrare. Di NON fare quello che una amministrazione seria ed oculata dovrebbe fare per garantire i servizi che i cittadini pagano.
Prendendo in prestito un termine usato da Luca Frusone, deputato del M5S, vogliamo spiegarvi quanto accaduto a proposito dell’aumento delle tariffe della SAF: un altro grande esempio di disamministrazione del sistema politico che ci ha fatto precipitare nel baratro.
La SAF sta per Società Ambiente Frosinone, dunque stiamo parlando di rifiuti. Ebbene, l’impianto TMB di Colfelice era stato progettato per gestire circa 300.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati l’anno. Ma, con l’avvio della raccolta differenziata, la quantità di rifiuti che viene conferita all’impianto è scesa a circa 100.000 tonnellate annue, insufficienti per garantirne il funzionamento ed evitarne il fallimento.
La SAF è composta dai Comuni della provincia di Frosinone più l’Amministrazione Provinciale, ciascuno in quote uguali a prescindere dalla popolazione. E dunque il 15 gennaio scorso l’assemblea dei sindaci, che sono contemporaneamente sia titolari che clienti della SAF, a maggioranza ha deciso di approvare l’ordine del giorno presentato dal sindaco di Castrocielo, in soldoni:
-presentare il nuovo piano industriale della SAF spa entro 60 giorni (ma ad oggi non si ha alcuna traccia di questo nuovo ‘piano industriale’);
-prorogare il conferimento dei rifiuti da Roma per 60 giorni (quindi capite esattamente cosa significa? Che sono i sindaci della provincia a volere i rifiuti di Roma, e NON il contrario)
-Infine: “a prendere immediati contatti con la Regione Lazio al fine di predisporre la nuova tariffa di accesso all’impianto” (che è la sorpresa più gustosa per tutti noi, infatti è la decisione che ha prodotto un sensibile aumento delle tariffe).
Infatti, ecco che la Regione ha pubblicato sul BURL la Determinazione 27 aprile 2018, n. G05552, che prevede l’aumento della tariffa. Per ogni tonnellata di rifiuto conferito presso l’impianto SAF, si passerà dagli attuali 102 Euro ai 138 euro per tonnellata.
Con un conguaglio retroattivo a partire dal 1 gennaio 2015. Come è da prevedere, questo aumento sarà ad intero carico del cittadino, infatti la TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Secondo i conti effettuati dall’associazione CIVIS, ad ogni utenza della provincia di Frosinone spetterà un aumento di circa 110 euro annui.
Contenti? Il nostro Sindaco, all’epoca dei fatti, era il colonnello Bassetta. Egli diede parere favorevole al famoso ordine del giorno, così come ve lo abbiamo riportato. Questo significa che tutti i cittadini di Anagni si ritroveranno a sborsare un bel po’ di soldi non solo per le bollette future, visto l’aumento, ma anche per quelle vecchie, perché il conguaglio parte dal 2015.
Dunque cari cittadini sappiatelo per benino. I membri della ex maggioranza del colonnello Bassetta, che si stanno accingendo a venirvi a suonare al campanello di casa per chiedervi l’ennesimo voto facendo le solite, mirabolanti promesse, sono gli stessi che, politicamente, si sono resi complici di tutti i soldi che dovrete sborsare a breve per la SAF. E non saranno pochi.
Provate a chiederglielo direttamente, visto che potrete guardarli negli occhi proprio mentre vi richiederanno il voto.
Provate a chiedere loro perché. Perché hanno accettato tutto? Perché nessuno ha avuto il coraggio, ed il pudore, di alzare la mano e di protestare? Perché nessuno s’è tirato indietro? Proprio nessuno. Neppurel’opposizione al colonnello Bassetta lo fece.
Nessuno aprì bocca su questo salasso che s’è preparato per i cittadini.
La politica deve stare dalla parte dei cittadini. Deve difendere l’interesse collettivo.Basta inefficienze. Basta disamministrazioni. E’ ora di cambiare davvero.
Il m5s è l’unica vera speranza che è rimasta a questa città. #cambiamoladavvero!